Rosso, Verde, Giallo E Blu - Paolo Fresu Quintet
Lunedì 2 e Martedì 3 aprile, presso il locale “La Palma” di Roma, il Paolo Fresu Quintet ha presentato il quinto e ultimo episodio della serie pubblicata per la Emi/Blue Note italiana dal titolo “Rosso, Verde, Giallo e Blu”, dedicato alle musiche di Paolo Fresu, nell’ambito della grande festa del XX anno di attività del gruppo, celebrata nel 2004.
La Blue Note italiana ha offerto al gruppo di testimoniare - con una serie di incisioni pubblicate in tutti i paesi del mondo - il presente e il futuro di questa straordinaria formazione.
Con cadenza praticamente semestrale, una grafica ad hoc e la dedica di ogni lavoro ad ognuno dei cinque componenti la formazione, in veste di compositore, (sembra non sia mai successo nell’intera storia del jazz) la celebre e storica etichetta jazzistica, ha dunque dato alle stampe a scadenze regolari, una serie di cd che attraversa il pensiero e i moderni territori jazzistici di una fra le migliori espressioni del jazz contemporaneo.
I dischi, tutti registrati in Francia, nel ricercatissimo studio provenzale de “La Buissonne” di Pernes les Fontaines, dove la qualità sonora è davvero eccelsa, sono stati pubblicati con cadenza regolare: nella prima uscita il quintetto ha incontrato le composizioni del pianista Roberto Cipelli (“Kosmopolites”). Al disco di Roberto sono poi seguiti a ruota, le pubblicazioni di quello (“P.a.r.t.e.”) di Attilio Zanchi, il contrabbassista del gruppo, quello del sassofonista Tino Tracanna (“Incantamento”) e quello del batterista Ettore Fioravanti (“Thinking”).
Un lavoro praticamente enciclopedico eppure incredibilmente attuale, capace di riassumere ecumenicamente il livello qualitativo di una formazione che raccoglie nomi davvero importanti della storia del jazz italiano e che, già ormai da un buon decennio, conquista via via nuovi successi ben oltre i confini geografici nostrani. (Tratto da musicalnews)
Note di Copertina:
“Rosso, verde, giallo e blu sono i miei colori preferiti. Perché ‘suonano’ bene tra loro come le personalita’ di questo Quintetto che esiste ormai da 23 anni. Hanno personalita’ i colori ma allo stesso tempo non sono puri, si amalgamano bene e si lasciano mescolare. Il rosso è il colore di Roberto. E’ caldo e vivace e sa essere forte ma allo stesso tempo delicato e passionale. E’ Picasso ma anche Mirò. Sa di latino e di tori ed e’ Cremona con l’ortodossa magnificenza monteverdiana ma riverbera di Venezia. E’ un sipario scaligero. E’ il Teatro Ponchielli, Sangue e vita, peccato e redenzione. Il verde è Ettore. A me piace il verde acqua. E’ quello limaccioso del Tevere che attraversa la città capitolina ed e’ dei parchi romani. E’ speranza, prosperita’ e pensa positivo. E’ Monet, Degas, Cezanne ed anche Botticelli. Ed è in molte delle bandiere del mondo, specie in quelle africane e quella del Brasile è verde, gioia, saudade e serenità. Anche nel drappo italiano c’e’ un po’ di verde e c’e’ il rosso di Roberto. Tino invece e’ il giallo. Caloroso e desertico il giallo e’ il colore del sole. Tiepido ed inaspettato in primavera quanto forte e diretto d’estate. Sono le stoppie bruciate dal meriggio e dagli uomini nelle isole del Mediterraneo ed un girasole di Van Gogh. E’ ocra e limone di Amalfi. Raggio di luce e spiraglio di speranza. Blu e’ Attilio. Chiaroscuro e meditativo e’ il colore del cielo quando il sole si nasconde ed a volte e’ il colore del sangue che scorre nelle arterie. E’ dinamico. Preciso quanto alterabile e voluttuoso. E’ Fez, smalto e ceramica. Lapislazzolo, pietra preziosa e acqua di mare. E’ la notte. E’ Blue Note ed e’ jazz come Matisse. Tutto questo sono i colori del mondo. Il rosso, il verde, il giallo ed il blu sono i miei colori preferiti”. (Paolo Fresu / Montréal 05 Luglio 2005)
Biografia e Sito ufficiale del gruppo. Per ascoltare qualche spezzone.